Presidenziali Usa: tutte le gaffe di Romney

Presidenziali Usa: tutte le gaffe di Romney
Di Euronews
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Mitt Romney è stata la sorpresa della campagna elettorale. Poco amato dalla base ultraconservatrice del partito Repubblicano, ha condotto una campagna ad intermittenza ed irregolare, dove gaffes e imprecisioni hanno segnato alti e bassi di un percorso cominciato con le primarie dove l’ex governatore del Massachusetts non è partito come favorito.

Anche dopo la nomination e la scelta di un ultraconservatore come Paul Ryan come compagno di squadra- cosa che gli ha permesso di prendere lo slancio- lo scarto con Obama sembra difficile da colmare. In quel momento per gli analisti il gioco è pressoché fatto.

“C‘è molto nervosismo riguardo a Romney tra i Repubblicani” spiega Norm Ornstein, analista politico dell’ American Enterprise Institute. “Ha corso una campagna povera da quando ha avuto la nomination, non c‘è dubbio su questo”.

In effetti il candidato repubblicano aveva collezionato una serie di gaffes. Durante il viaggio all’estero per guadagnare consensi, offende i britannici che giudica mal organizzati per i Giochi Olimpici.

Inoltre offende i palestinesi durante la visita in Israele.

Mitt Romney: “E’ davvero toccante trovarsi a Gerusalemme, la capitale di Israele”

Durante un dibattito sulla politica estera il candidato repubblicano era apparso nostalgico del mondo diviso in due dell’epoca della guerra fredda ma non altrettanto delle frontiere dei paesi stranieri.

Mitt Romney: “La Siria è un’opportunità per noi perchè gioca un ruolo importante nel Medio Oriente. La Siria è la sola alleata dell’Iran nel mondo arabo. E’ la loro strada al mare”.

Durante tutta la campagna Romney ha battagliato per riportare il dibattito sull’economia, terreno sul quale si sente forte. Dopo aver scherzato sugli elettori democratici che secondo lui contano sul Governo perchè ci si occupi di loro, ha tentato di spiegarsi, peggiorando la situazione.

Mitt Romney: “L’approccio del Presidente è attraente per coloro che non pagano le tasse. Francamente la mia discussione sull’abbassarle non li attrae e non penso di poterli convincere cosi’ efficacemente come ho fatto con la classe media”.

Malgrado tutto e contrariamente a tutte le attese è Romney che vince il primo dibattito con Obama.

Mitt Romney: “Il principio numero uno è che non ci sarà un taglio delle tasse che si aggiunge al deficit. Insisto. Non ci sarà taglio delle tasse che si aggiunge al deficit. Ma io voglio ridurre l’eccesso pagato dal ceto medio. Per farlo però non posso sgravare i redditi alti del fardello di tasse che pagano”.

E’ a partire da questo momento che la corsa alla Casa Bianca prende una piega del tutto diversa rispetto a quella prevista dai sondaggi.

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