Shuvalov: "La Russia è europea, ma l'integrazione economica guarda a Est"

Shuvalov: "La Russia è europea, ma l'integrazione economica guarda a Est"
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Igor Shuvalov è il secondo uomo più importante del governo russo. Vicepremier, è responsabile del bilancio federale e delle politiche economiche.
A capo del governo è arrivato Dmitry Medvedev, dopo l’avvicendamento, avvenuto a inizio anno, con Vladimir Putin tornato a essere il presidente.
Shuvalov ha concesso a Euronews un’intervista che si è svolta a Berlino.

Andrei Beketov, Euronews
Siamo a Berlino. Anche qui in Germania, che è la prima economia europea, si cominciano ad avvertire i segnali della crisi. Di recente, alcuni indicatori economici sono stati deludenti. La Russia, invece, si sta rafforzando.
Quale è la vostra strategia di fronte a questa situazione? State tentando di occupare gli spazi lasciati vuoti dall’Europa?

Shuvalov
E’ difficile affermare che l’Occidente si sta indebolendo. Per molti anni, e comunque alcuni anni, vivremo in una condizione di instabilità. A volte l’Occidentesarà più forte, altre sarà più debole. Io mi auguro che la Russia diventerà sempre più forte, abbiamo tutte le potenzialità per farlo. Ma certo, il punto di partenza è differente. Per esempio, l’economia della Germania, che è già una potenza consolidata, sta attraversando alcune difficoltà che la Russia non ha. Noi viviamo un’epoca di trasformazione e abbiamo anche noi le nostre sfide, anche noi abbiamo bisogno che la nostra economia cresca. ma per noi russi, c‘è una strada ben definita e tracciata: dobbiamo collaborare sia con l’Unione europea sia con l’area Asia pacifico.
Vogliamo costruire uno spazio economico comune, che sarà basato su regole e normative economiche condivise. I Paesi aderenti manterranno la loro indipendenza politica, mentre costruiranno istituzioni politiche comuni. Sarà una sorta di Ue. Russia, Kazakhstan e Bielorussia stanno già costruendo uno spazio economico comune. E dal gennaio 2015 partirà l’Unione economica euroasiatica. Allo stesso tempo, la Russia comincerà il suo programma di sviluppo verso Est, promuovendo l’export e creando zone di libero commerco con alcuni Paesi. Per esempio, stiamo cominciando a negoziare con il Vietnam.

Euronews
Sembra che la Russia guardi sempre più a Est…

Shuvalov
Non è vero. La Russia è un Paese europeo. Il nostro territorio è in Eurasia, ma la nostra civilizzazione è europea. L’unione europea assorbe più del 50% delle nostre esportazioni e la collaborazione si sta rafforzando. Ma data la vastità del territorio russo e la sua collocazione nel continente asiatico abbiamo bisogno anche di sviluppare gli scambi con l’Asia.

Euronews
Nella crisi attuale, la Russia visto il suo stato di salute economica aiuta l’Europa?

Shuvalov
La Russia ha un mercato interno molto importante e per la Germania sarebbe impossibile farne a meno se vuole esprimere il suo potenziale nell’export. Interagendo e commerciando con la Germania, aiutiamo attivamente la Germania così come la Ue. Le nostre riserve in valuta straniera sono per la maggior parte in euro. Attraverso la cooperazione tra Stati, governi ed economia sosteniamo lo sviluppo dell’economia europea, non ci sono dubbi su questo.

Euronews
Cipro, che ha la presidenza di turno dell’Unione, sollecita un aiuto finanziario specifico. Soddisferete questa richiesta?

Shuvalov
Il nostro ministro delle Finanze la sta analizzando. Non disponiamo di fondi specifici per sostenere l’economia europea, ma siamo disposti a prendere in considerazione la richiesta. E sarà fatto in cooperazione con la Ue. Non credo comunque che questo tipo di problema nella sotuazione attuale possa essere affrontato a livello bilaterale.

Euronews
Nelle grandi economia asiatiche, Cina in testa, lo Stato gioca un ruolo fondamentale nell’economia. Si tratta di un problema per la Russia? E in Russia l’intervento dello Stato è positivo o negativo? Esiste un capitalismo di Stato?

Shuvalov
Non siamo in un capitalismo di Stato. Questa è uno stereotipo. Stiamo privatizzando quello che lo Stato possiede e il controllo delle imprese. Più che mai il governo è determinato a sostenere l’economia e a migliorare la situazione.

Euronews
Quando il gruppo statale Rosneft ha acquisito parte del capitale di TNK-BP non avete fatto il contrario? Avete rafforzato il potere statale nel settore energetico.

Shuvalov
No. Tanto per cominciare, non abbiamo ancora i dettagli dell’accordo, abbiamo visto soltanto le linee generali. Ma se i dettagli confermeranno l’impostazione generale dell’accordo, questo significherebbe consolidare l’attività di Rosneft per una successiva sua privatizzazione. E British Petroleum, uno degli azionisti di TNK-BP, diventerebbe uno dei maggiori soci di Rosneft. Sostanzialmente, si consoliderebbero gli asset all’interno del gruppo, che diventerebbe il più grande produttore mondiale di petrolio e la compagnia con la maggiore capacità produttiva e le maggiori riserve. BP ne sarebbe azionista e questo è molto importante per la governance e per il processo di privatizzazione.
Se si accontentasse di comprare questi asset, allora sarei d’accordo con lei. Ma non si è limitata a questo. L’accordo è molto complesso. la cosa importante, ora, è proseguire sui termini di accordo annunciati.

Euronews
Gazprom è un altro colosso dell’energia.La Commissione europea sta indagando sulla sua posizione dominante. Il produttore di gas è sospettato di influenzare i clienti, obbligandoli a vendere il gas a chi vuole.

Shuvalov
Il mio punto di vista a riguardo è molto semplice: il comportamento è diretto verso un unico, scopo, abbassare il prezzo del gas. Ma se il prezzo si abbassa molto, la produzione comincia a calare e alla fine questo porterà a un forte aumento del prezzo delle materie prime.

Euronews
Lei è da dodici anni il numero due del governo. Quindi, anche quando Putin era premier. Adesso, con Medvedev, è cambiato l’orientamento del governo?

Shuvalov
Certo che ci sono cambiamenti. Degli aspetti inerenti alla personalità di Putin non ci sono più, mentre con Medvedev è arrivato qualcos altro. Ma l’impostazione di base è rimasta la stessa: l’obbligo di lavorare velocemente nell’interesse del Paese e di proseguire lungo il cammino della modernizzazione.

Euronews
La modernizzazione resta l’obiettivo.

Shuvalov
La modernizzazione della vita pubblica, politica, sociale ed economica. fare del nostro meglio per i cittadini è nel nostro interesse, altrimenti ci puniranno alle elezioni.

Euronews
La priorità sono i bisogni sociali, ci saranno molti investimenti in quel campo. Il governo sta virando a sinistra o verso il populismo?

Shuvalov
Ogni anno il numero dei ricchi aumenta e ci sono molte persone povere e disagiate. Un tale scarto tra ricchi e poveri, la mancanza di protezioni della nuova classe media causano un problema grosso per il nostro potenziale di crescita e per raggiungere l’obiettivo della modernizzazione.
Tutti i programmi sociali sostenuti da Putin non significano che ci stiamo spostando a sinistra o che abbiamo finalità populiste. Sono soltanto mirati a creare la base della modernizzazione.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Germania: arrestate due spie russe, volevano sabotare gli aiuti a Kiev

Missili Taurus a Kiev, Mosca intercetta ufficiali tedeschi: è polemica

La Germania propone uno scudo atomico europeo per la deterrenza