Atene accoglie Merkel a denti stretti

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Come calmare gli animi greci nei confronti della Germania?

Le caricature di Angie che mostra baffetti alla Hitler e svastiche naziste hanno riempito manifesti e prime pagine di giornali e ormai non choccano più i greci.

I greci imputano le misure draconiane, imposte da Europa e Fondo monetario, che sopportano da tre anni, alla cancelliera tedesca. Cosa che ha riportato in luce ferite pronte a grondare memorie di vecchia data, come privazioni subite sotto l’occupazione nazista e prestiti da restituire al reich.

La stampa tedesca dal canto suo ha trattato i greci da ladri, pigri facendo pressione per l’uscita della grecia dalla zona euro.

Questa copertina, due anni fa, aveva ferito l’orgoglio ellenico e la federazione dei consumatori aveva fatto appello per boicottare i prodotti tedeschi.

Il degrado delle relazioni tra i due paesi ha avuto ripercussioni anche sul turismo. Molti tedeschi hanno scelto altre mete e quelli che si sono recati in Grecia hanno nascosto la propria identità:

Jürgen Stegner, turista:
“Siamo un po’ preoccupati, abbiamo evitato di vestirci come solitamente si vestono i tedeschi, non diciamo apertamente di essere tedeschi, non penso che siamo ben visti. I greci dovrebbero fare un esame di coscienza”.

La crisi ha fatto stringere e altri legami , il mercato del lavoro tedesco più prospero è una meta privilegiata dai neolaureati greci.

Athanasios Syrianos: “Gli studenti iscritti al Goethe institute sono aumentati, le scuole tedesche hanno molti più iscritti. Malgrado la cattiva pubblicità fatta dai giornali, il sentimento più intimo dei greci verso i tedeschi non è completamente negativo”.

I rapporti restano tesi in un momento in cui l’Europa chiede ulteriori sforzi.
Coscienti delle forti tensioni, i dirigenti tedeschi ricordano che le decisioni sulla Grecia non competono solo alla Germania.

-Come abbiamo visto, la visita di Angela Merkel ha scatenato la rabbia nelle strade di Atene, ma che cosa ha ottenuto? Con noi, per saperne di più, Stamatis Giannisis.
Stamatis, sembra chiaro che Angela Merkel non sia venuta per farvi delle concessioni, che cosa si aspettano veramente i greci da questa visita?

“Sin da principio, i dirigenti greci hanno tenuto a chiarire che la Merkel non portava doni. La merkel è venuta, è ancora qui e con la sua visita vuole dimostrare piena solidarietà ai greci, alle riforme fatte dal parlamento, incoraggiandoli a continuare in questo senso.
La vista non avrà ripercussioni né economiche né politiche, dal momento che tutto verrà discusso nel corso del summit europeo. La cancelliera ha detto chiaro che la Grecia deve proseguire nella strada delle riforme per avere il beneplacito tedesco per eventuali concessioni”

-Il premier Samaras cercherà di ottenerne?

“Sicuramente più in la, ma non adesso, Samaras deve comunque consultare il parlamento.
A capo di una coalizione tripartita, deve fare passare misure molto dure, altre misure che comporteranno ulteriori tagli agli stipendi dei funziari, misure d’austerità che dovranno essere varate dal parlamento. Non ci nascondiamo le difficoltà, ma anche se alcuni deputati non le voteranno, le misure passeranno”.

- Quella della Merkel è vista come una visita di sostegno a un leader conservatore, può creare problemi a Samaras con i partenr della coalizione?

“Per quanto riguarda la coalizione, si crede che reggerà e che sarà in grado di varare i nuovi tagli. Tuttavia si tratta di un’alleanza non semplice e quando si tratterà di implementare queste misure, i problemi aumenteranno.
Per il momento la coalizione regge almeno fino a quando le nuove misure di austerità arriveranno in parlamento”.

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