Amr Moussa: "Voglio un altro Egitto"

Amr Moussa: "Voglio un altro Egitto"
Di Euronews
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Dopo le elezioni politiche che hanno cambiato il volto del Paese, l’Egitto si prepara alle prime elezioni presidenziali, dopo oltre 30 anni di regno di Moubarak. Secondo il consiglio militare dell’esercito egiziano che gestisce la fase di transizione, si tratta di elezioni libere e democratiche. L’ex ministro degli Esteri ed ex Segretario Generale della Lega Araba Amr Moussa è uno dei favoriti per la vittoria.

euronews:
Buongiorno e benvenuto a euronews.

Amr Moussa:
Buongiorno

euronews :
Che differenze ci sono tra il suo programma e quello degli altri candidati?

Amr Moussa:
Il mio programma è diverso perchè è completo, è al tempo stesso un programma e una visione d’insieme. Un programma che tiene conto di tutte le problematiche del Paese, perchè molti problemi restano aperti, dato che non sono stati affrontati da governi cui non ho fatto parte. Propongo un programma a breve termine per i prossimi 4 anni e uno a lungo termine. Il mio programma prevede la nascita di uno stato nuovo, la seconda Repubblica, che sarà completamente diversa da tutto quello che c‘è stato negli ultimi 60 anni. Una repubblica presidenziale, costituzionale e democratica: tutto cio’ prevede un cambiamento delle istituzioni, delle amministrazioni, l’indipendenza della magistratura e la separazione dei poteri. Il mio programma fornisce risposte a molteplici domande, non è un semplice programma ma una visione dell’Egitto che verrà.

euronews:
Ho notato, seguendo la sua campagna elettorale, che lei presta particolare attenzione a contadini e operai, come dimostra questa visita in campagna.

Amr Moussa:
Certo, dato che queste categorie sono state marginalizzate e non hanno ricevuto alcuna attenzione negli ultimi 60 anni.

euronews:
Il vostro programma è molto ambizioso: come lo finanzierete?

Amr Moussa:
Nei prossimi 5/10 anni prevediamo una crescita economica in Egitto, con un’accellerazione della produzione, l’avvio di nuovi investimenti, il rilancio del turismo. Non bisogna considerare la situazione di debolezza odierna, parlo degli anni a venire, non mi preoccupano i problemi di finanziamento che potrebbero frenare i nostri programmi a lungo e breve termine.

euronews:
Molti vi accusano di appartenere al vecchio regime, di aver collaborato con Moubarak, questo non vi danneggia?

Amr Moussa:
In parte ma non piu’ di tanto. E’ un’accusa individuale, che non riguarda i miei principi. E tutti quelli che mi accusano hanno scelto come primo ministro Issam Sharaf, che appartiene, anche lui, al vecchio regime. Queste accuse non contano: se mi rimproverano di essere stato ministro degli Esteri per 10 anni, è vero, lo sono stato, ne sono fiero. Non credo che agli egiziani interessi questo aspetto.

euronews:
Secondo i sondaggi voi siete in testa insieme a un candidato dei Fratelli Musulmani. Credete ai sondaggi?

Amr Moussa:
Se si trattasse di un solo sondaggio, ne dubiterei, ma siccome sono una dozzina i sondaggi che lo affermano, credo ci sia una parte di verità.

euronews:
C‘è un po’ di preoccupazione in Israele nell’immaginare lei come presidente del nuovo Egitto. Crede che ci saranno problemi nelle relazioni con Israele se lei dovesse diventare presidente?

Amr Moussa:
Gli israeliani non vogliono chi conosce bene la causa palestinese, chi conosce il conflitto arabo-israeliano, chi è capace di dire no, di dire davvero no, e di dire si solo quando ne è convinto e non perchè è obbligato. I vecchi rapporti, soprattutto quelli degli ultimi 5 anni, hanno tranquillizzato gli israeliani, ma ora si volta pagina. Vorrebbero che il presidente egiziano non conoscesse il contesto per gestire meglio i loro interessi. Lo so che non temono lo scoppio di una guerra, ma, piuttosto, un presidente che conosce bene i loro giochi.

euronews:
Bhe…si capisce che…….

Amr Moussa:
Come si dice qui da noi, non vogliono qualcuno in grado di rispondere per le rime. Credo fermamente che l’Egitto debba seguire una politica razionale nella regione, vogliamo ricostruire il nostro Paese, è la nostra priorità ma questo non significa che lasceremo i palestinesi al loro destino. Quella palestinese è una giusta causa, strettamente legata alla sicurezza nazionale egiziana e che puo’ minacciare la stabilità del Medioriente. In ogni caso l’egitto ha appoggiato l’iniziativa araba che ha adottato una soluzione pacifica, una soluzione politica, a condizioni eque. Questa è la nostra posizione.

euronews:
Ci saranno delle modifiche del Trattato di Camp David?

Amr Moussa:
Il Trattato di Camp David è superato, ora c‘è il trattato Israelo-egiziano che noi rispetteremo.

euronews:
Se diventerete presidente come vi comporterete con un parlamento dominato dagli islamici?

Amr Moussa:
Collaboreremo con il parlamento nel modo piu’ corretto che sia dominato o no dagli islamici. Come presidente saro’ obbligato a collaborare con la maggioranza parlamentare. Io ho le mie idee, loro hanno le loro, ma è necessario collaborare. Di certo non li escludero’ dalle decisioni. Confrontero’ la mia opinione con la loro.

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