Vitaliy Klychko: dal ring alla politica

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Di Euronews
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L’ucraino Vitaliy Klychko è campione del mondo di pesi massimi WBC. Lui e suo fratello Vladimir assieme detengono tutte le cinture della categoria. Nel 2005 Vitaliy Klychko si è lanciato in politica: nonostante la sconfitta alle elezioni municipali di Kiev, il suo impegno continua, alla guida dell’Alleanza democratica ucraina per le riforme.

Nataliia Liubchenkova, euronews:

“C‘è qualcosa in comune tra lo sport e la politica?”

Vitaliy Klychko:

“Hanno molto in comune, visto che nella politica come nello sport devi lavorare a fondo per raggiungere i tuoi obiettivi. Gli stessi tratti caratteriali utili nello sport li posso usare in altri contesti, in politica per esempio. Ma la politica è anche molto diversa dallo sport, specialmente la politica ucraina. Mi ricorda il mio ultimo combattimento”.

euronews:

“Di quanto tempo ha avuto bisogno per passare dallo sport alla politica? Qual è stata la cosa più difficile?”

Klychko:

“Qualunque cosa tu faccia, hai bisogno di esperienza. Non è stato facile passare dallo sport alla politica. Mi ci sono voluti anni per diventare un campione di pugilato. In politica la cosa più difficile era capire le regole, laddove spesso non ci sono regole e ogni colpo è permesso”.

euronews:

“Ha qualche modello in politica?”

Klychko:

“Sono molto grato allo sport. Mi ha aperto delle porte. Ho potuto incontrare molte persone valide in economia, in politica. Sono molto colpito da molti di loro. Sono molto lieto di conoscere Bill Clinton, Joschka Fischer. Ho molta considerazione per Roosevelt”.

euronews:

“Nelle elezioni di Kiev ha già perso due volte. Perché?”

Klychko:

“Non ho perso, semplicemente non ho vinto. Vede, non voglio cercare scuse. Non sono riuscito a dimostrare all’elettorato che Klychko sarebbe stato un buon sindaco di Kiev”.

euronews:

“A suo fratello interessa la politica? Negli Stati Uniti c’era la famiglia Kennedy, in Polonia i fratelli Kacinski. I fratelli Klychko potrebbero fare politica assieme un giorno?”

Klychko:

“Mio fratello non prevede nulla di tutto questo, ma mi sostiene in ogni cosa che faccio”.

euronews:

“Di cosa ha paura Vitaly Klychko?”

Klychko:

“Se qualcuno dice di non aver paura di nulla, è un bugiardo. Non voglio dirle cosa temo, perché questi sono i miei punti deboli. Voglio che la mia famiglia stia bene. Sì ci sono cose che mi fanno paura, ma la paura mi motiva a lavorare in questi campi, dove non mi sento abbastanza sicuro, dove sono preoccupato”.

euronews:

“Cosa la motiva nella boxe? Sembra che lei abbia realizzato tutti gli obiettivi possibili. Altri sono stati centrati da suo fratello”.

Klychko:

“Sa cosa, è sbagliato non essere motivato, ho un sogno, la boxe, è noioso vivere senza sogni, è brutto vivere senza sogni. Ecco perché ho ancora un sogno che voglio inseguire, ma è un segreto fino a quando accadrà. E’ per questo che faccio ancora il pugile”.

euronews:

“E’ vero che prevede di mettere fine alla carriera boxistica presto, dopo qualche altro combattimento?”

Klychko:

“In ogni caso non stabilirò record dopo George Forman, diventato campione del mondo a 45 anni. In qualsiasi momento puo’ capitare che io appenda i guantoni al chiodo e dica: è finita, grazie per avermi sostenuto, lascio lo sport”.

euronews:

“C‘è chi dice che a sfidarla possano essere solo Nikolay Valuev e David Haye. E’ quanto dice il suo manager. Pensa di combattere contro di loro?”

Klychko:

“Non posso rispondere a questa domanda, perché fin quando non avrò firmato il contratto non posso confermare nulla. Fino a quel momento sono solo speculazioni”.

euronews:

“Le piacerebbe che succedesse?”

Klychko:

“Nikolay Valuev è nel libro dei Guinness dei primati. E’ il pugile più alto del mondo, di tutti i tempi. Probabilmente è inconsueto lottare contro di lui, ma sì, mi piacerebbe affrontarlo sul ring”.

euronews:

“So che le piace anche un altro tipo di scontro: è vero che gioca a scacchi? Ha affrontato giocatori famosi?”

Klychko:

“Sì, gioco a scacchi da molti anni, da quando ero adolescente. Ma non sono un professionista, non voglio definirmi tale. Ho giocato contro Vladimir Kramnik, è mio amico. E ho resistito 30 mosse contro Garry Kasparov, questo è davvero un ottimo risultato!”.

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