Ana da Lisbona:
-Sono Ana, sono di Lisbona. Mi piacerebbe sapere come combattere il sessismo e le differenze tra uomo e donna?
Laure Juteau dell’Associazione belga “Osez le féminisme”, Belgique “Il sessismo è catalogare una persona come donna, o come uomo e, non appena si discostan un po’ da quello che è il proprio ruolo, ricordarle quale è.
Per esempio, ci troviamo di fronte a una donna che è direttore del servizio tecnico e le diciamo, “Lei è sicuramente l’assistente del direttore”, perché non è possibile che una donna diriga tale servizio.
E ancora se un uomo sceglie di fare l’infermiere non abbiamo fiducia perché si tratta di una professione da donna.
Se riflettiamo, è qualcosa di assai ridicolo classificare i comportamenti sociali su una base biologica.
Perché ad esempio avremmo potuto scegliere come criterio il colore dei capelli: avremmo potuto stabilire che i biondi, che non hanno una gran resistenza al sole, è meglio che stiano in luoghi riparati si occupino dei bambini e della casa, che i bruni, che invece resistono meglio al sole facciano lavori all’esterno e che i rossi, che sono vistosi, facciano i diplomatici. Sì, avremmo potuto organizzare così la società.
A dirlo così appare assolutamente ridicolo, , ma parlando di uomini e donne, questo tipo di scorso è così radicato in noi che ha anche un tipo di logica e di giustificazione”.
Se non ci sforziamo a combattere il sessismo e a capire che gli individui sono indipendenti e fanno la propria scelta senza essere guidati da quello che hanno o no tra le gambe, se non facciamo questo lavoro, avremo anche noi dei comportamenti sessisti.
Bisogna fin da giovanissimi, con l’aiuto degli insegnanti fare un lavoro sul sessismo, sia per i giovanissimi si aper i più grandi, per riuscire a destrutturare queste basi e applicare i nuovi insegnamenti alla vita di tutti i giorni”.