I Rom d'Europa sono cittadini come gli altri?

I Rom d'Europa sono cittadini come gli altri?
Di Euronews
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“Mi chiamo Vincent e ho una domanda su ciò che è accaduto ai rom un anno fa: è normale che siano stati trasferiti dalla Francia pur facendo parte dello spazio Shengen ed essendo dunque europei? Non trovo molto normale che vengano spostati da un Paese in questo modo e vorrei sapere perché”.

Claudia Charles del GISTI, il Gruppo di Informazione e Sostegno per gli Immigrati:

“Possiamo dire che effettivamente non è normale che i Rom possano essere…io direi espulsi, piuttosto che delocalizzati. I rom, originari della Romania e della Bulgaria sono cittadini europei come le persone delle altre 25 nazionalità che oggi fanno parte dell’Unione europea. Ma occorre distinguere lo spazio Schengen dall’Unione europea perché non sono assolutamente la stessa cosa”.

Di fatto non tutti i 25 Paesi dello spazio Schengen appartengono all’Unione europea e viceversa. Ad oggi solo 22 dei 27 Stati, membri dell’Unione europea, aderiscono a quest’area senza frontiere. Per quanto riguarda Romania e Bulgaria esse non ne fanno ancora parte.

“Tutto ciò che la Francia ha fatto l’anno scorso e che continua a fare è in effetti al limite della legalità, perché è vero che un cittadino dell’UE deve avere certi requisiti per soggiornare legalmente in uno Stato membro dell’UE, ma sappiamo anche bene che i rom sono oggetto di discriminazione per quanto riguarda l’accesso al lavoro, agli alloggi e all’istruzione. È vero che queste questioni non riguardano solo i rom ma oggi sono di grande attualità perché come tutti sanno, la Francia e l’Italia hanno chiesto congiuntamente alla Commissione Europea e al Consiglio dell’Unione europea di modificare le condizioni di circolazione all’interno dello spazio Schengen. Staremo a vedere cosa accadrà, vedremo quale sarà la proposta della Commissione Europea relativa alle modalità di attraversamento delle frontiere interne. Occorre anche ricordare che purtroppo, in seguito all’arrivo dei migranti tunisini, si sta mettendo in discussione quel principio di libera circolazione che non riguarda solo i migranti ma che può ugualmente colpire la libera circolazione dei cittadini europei all’interno dello Spazio europeo”.

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