Le banche dovranno pagare per la costituzione di fondi anti-fallimento nazionali in modo da
evitare che in futuro, in caso di insolvenza, siano i contribuenti a dover saldare il conto. E’ quanto chiede la Commissione europea, che ha dato il via libera a una comunicazione a questo proposito presentata dal responsabile per il mercato unico Michel Barnier.
‘‘I prelievi a carico delle banche – spiega il commissario, potrebbero essere concepiti in modo da incentivare comportamenti appropiati a mitigare il rischio di insolvenza’.
Ma i dettagli sulle modalita’ di funzionamento e le dimensioni di questi fondi, saranno specificati
dopo un’attenta valutazione degli ‘‘effetti comulativi’‘ delle riforme sui prelievi e i patrimoni degli istituti di credito”.
La scelta di costruire “un quadro europeo con 27 fondi nazionali” è quella che la Commissione Ue ritiene attualmente “la più percorribile”, anche se “l’obiettivo ideale dovrebbe essere quello di un “fondo panaeuropeo opzione che per il momento appare irrealistica.